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venerdì 4 novembre 2011

Ho fatto due conti: lo Stato mi costa più di tre figli

da:Frews

Editoriale, di Giorgio Gibertini

Seguo con molta attenzione, ed in parte direi apprensione, quello che il nostro caro Manuel scrive per Frews sulla crisi economica, sugli investimenti, sul redditometro e via dicendo.
Conoscendo da una vita Manuel mi sento di dargli credito su molte affermazioni per tanti motivi. Primo fra questi non è un economista, cioè non è uno di quelli che ci ha ridotto in questo stato insomma. Secondo, e maggiormente importante, è un Padre di famiglia e, che ne sappia io, ha sempre nella vita sua studiato, poi lavorato inframezzando queste due attività con qualche immersione legale (non alla Gianfranco Fini per intendersi).
E' un padre di famiglia e questo basterebbe per renderlo ministro dell'Economia o meglio capo del Paese.
In questo periodo di fine dell'anno, quando ci si dovrebbe serenamente preparare al Natale già apparso sulle vetrine, mi sono messo a fare due conti e mi sono accorto che lo Stato mi costa come, se non di più, dei miei tre figli.
Non essendo bravo nei calcoli mi affido ai conti della serva
43 per cento di tasse, più un altro 10 per cento di Inpgi, più Irpef l'anno prossimo, più mutuo per la casa, più rate della macchina arrivo quasi al 70 per cento delle mie entrate. Caspita!
Mantengo i figli (e la famiglia) con solo il resto?
Certo, tutti sappiamo che se si può rinunciare a qualcosa lo si taglia da quel 30: inutile dire che non si può decidere di ridurre le tasse o non pagare l'Irpef...ma magari prendere i vestiti per i figli dalla sorella maggiore o in Parrocchia dalla Caritas, perchè no?
Lo Stato mi costa come i miei tre figli, anzi di più: e poi dicono che i figli costano....

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