La Missione è quella di creare un'associazione tra la Comunicazione e la Cultura. Spesso questi due ambiti non si incontrano (il comunicatore non fa vera cultura e l'accademico non sa comunicare in modo efficace). Noi vorremmo far incrociare i due binari per portarli a formarne uno unico.

Vorremmo stimolare l'aspetto critico del fruitore, per comunicare cultura e per acculturare la comunicazione.

Questo Blog vuol essere un punto di riferimento per articoli d'informazione giornalistica-scientifico-culturale-economica.

Qui potrete trovare ogni tipo d'informazione e saremo lieti di stimolare un sano e doveroso dibattito per ogni singolo articolo, con il fine d'incrociare nel massimo rispetto di pareri ed opinioni diversi tra loro, per giungere così ad una proposta d'incontro tra i molteplici aspetti di una società multiculturale

lunedì 23 maggio 2011

La vulnerabilità umana - Concorso Mondiale di Arte Contemporanea

La vulnerabilità umana: questo il tema della 1° edizione del Concorso Mondiale di Arte Contemporanea indetto dalla Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani


La Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani (www.unescobiochair.org) ha indetto il Concorso Mondiale di Arte Contemporanea e Bioetica che, per questa prima edizione, è dedicato al tema della Vulnerabilità Umana. Ispirandosi agli articoli 8 e 12 della Dichiarazione Universale di Bioetica e Diritti Umani dell’UNESCO, gli artisti sono invitati ad interpretare creativamente l’ideale etico del rispetto per la diversità culturale e di ispirare sollecitudine verso ogni vita umana, rappresentando il rispetto verso le persone vulnerabili.
Le opere saranno esaminate da una giuria internazionale composta da 6 esperti di arte e di bioetica, fra cui il dott. Mario Ursino, Vice Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il dott. Ludovico Pratesi, Direttore Artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, e il dott. Ermanno Tedeschi, Presidente della Fondazione Elio Toaff per la Cultura Ebraica.

Le 11 opere vincitrici saranno esposte a New York, nell’atrio della sede centrale delle Nazioni Unite, in concomitanza con l’Assemblea Generale dei Delegati ed Ambasciatori, dal 3 al 7 ottobre 2011. Inoltre, saranno esposte a Houston (Texas), e a Roma, presso la sede della Cattedra UNESCO, dal 9 al 16 ottobre 2011, in occasione della 2° edizione del Workshop “Bioetica, Multiculturalismo e Religioni”, che ha come tema quello della vulnerabilità umana. Altre esposizioni sono in corso di organizzazione presso prestigiose sedi legate al mondo dell’arte.

Le 30 opere finaliste saranno raccolte in un catalogo, corredate dalla biografia dell’artista e da una sua spiegazione dell’opera stessa. Il primo premio è di $ 5000, i 10 premi ex aequo sono di $ 500 ciascuno. Le 11 opere verranno poi messe all’asta ed il ricavato verrà devoluto alla ricerca scientifica ed alle attività realizzate dalla Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani.

globalartLe opere d’arte dovranno riferirsi al tema della Bioetica e dei Diritti Umani, ed essere adatte ad un’esposizione pubblica, a giudizio del Comitato Organizzatore del Concorso Mondiale di Arte Contemporanea e Bioetica, il quale auspica la partecipazione degli artisti a prescindere dalla loro età, razza, genere, nazionalità, cultura, religione o credo.

La Cattedra di Bioetica e Diritti Umani dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), stabilita presso la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (www.upra.org) e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Europea di Roma (www.universitaeuropeadiroma.it), si prefigge di promuovere l’arte della convergenza e della cooperazione nel campo dell’etica globale in un’ottica plurale, a partire da quei valori universali presenti in tutte le culture, che riguardano il bene, la verità e la bellezza; vuole assicurare l’effettiva protezione della dignità umana e dei diritti fondamentali; cerca di stimolare un più grande interesse, di accrescere la sensibilità sociale, la compassione e la discussione circa le Scienze della Vita, la Bioetica e i Diritti Umani.

Il Concorso, che in questa prima edizione prevede opere di pittura e fotografia, verrà gradualmente esteso ad opere di tutte le arti nelle prossime edizioni. 
 
Il bando scade il 30 giugno 2011

Per conoscere il progetto e il bando cliccare qui

Per informazioni e iscrizioni:
web in italiano www.artebioetica.org
web in inglese www.bioethicsart.org

Per contatti: Dr. Giovanni Intra Sidola
Artketipo – progetti d’Arte www.artketipo.com
   +393458238889 

email info@artebioetica.org

sabato 21 maggio 2011

Una lunga vita, impegnata e donata per intero



Il 19 maggio 2011, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Roma, la Facoltà di Bioetica ha conferito all’On. Carlo Casini il premio: “Una Vita per la Vita”.
Il premio giunto alla sua terza edizione, viene assegnato annualmente a persone o istituzioni che abbiano contribuito, in diversi ambiti, a valorizzare, amare, rispettare e difendere la vita umana.

Moderato dal Dott. Emmanuele Di Leo, Responsabile della Promozione della Facoltà di Bioetica, l’evento è iniziato con la lettura del Prof. Salvatore La Rosa - Assistente di Studi del Rettore - della lettera del Magnifico Rettore dell’Ateneo, Prof. P. Pedro Barrajon L.C., che ha ringraziato l’Onorevole per l’impegno continuo nel difendere e promuovere la dignità della vita umana.  Il Rettore evidenzia: «Un impegno mirabilmente espresso ed onorato da tantissimi anni, nelle diverse realtà civili ed accademiche, tra cui il nostro Ateneo Pontificio, considerandola come una delle punte di diamante del nostro corpo docenti. Ma soprattutto, per l’impegno manifestato con encomiabile ardimento nel contesto politico. Sono numerosissime e memorabili, infatti, le battaglie da Lei strenuamente e passionalmente combattute, alla testa del Movimento per la Vita italiano, per la salvaguardia del dono così prezioso qual è la vita umana, della sua dignità, della sua sacralità, seguendo, in piena fedeltà le linee del magistero di Santa Madre Chiesa».
Sono seguiti anche i saluti e gli omaggi del Decano della Facoltà di Bioetica, Prof. P. Victor Pajares L.C.

L’esposizione della “Laudatio” da parte di Prof. P. Gonzalo Miranda L.C., Ordinario della Facoltà di Bioetica, lascia l’uditorio commosso e pienamente partecipe. «La Facoltà di Bioetica si pregia di avere tra i suoi docenti l'onorevole Casini. La bioetica, però, è una disciplina "pratica". E pertanto, il nostro interesse non si riduce alle aule universitarie. Al contrario, è per noi di prima importanza la partecipazione nella vita sociale». Così Gonzalo Miranda introduce l’operato di Carlo Casini, un operato accademico, sociale e politico.
Descrivendo il nome al premio, “Una vita per la vita”, P. Gonzalo afferma: «l'impegno che oggi riconosciamo è un impegno "per la vita" umana in tutte le sue espressioni. Non “la vita” come concetto astratto, ma le persone viventi concrete, soprattutto le più deboli e le più esposte agli abusi e soprusi, purtroppo numerosi, che avvengono nella nostra società. Una società che dimostra una grande sensibilità verso alcune categorie di essere umani, come i bambini; ma che sembra ancora incapace di riconoscere la dignità di tutti gli esseri umani, come quelli non ancora nati o quelli che si trovano nell'incapacità di interagire con gli altri. Carlo Casini ha lottato e continua a lottare per difendere la vita e la dignità soprattutto di coloro che non possono difendersi da soli».
Continuando, il docente sottolinea: «una lunga vita, impegnata e donata per intero. Carlo, per la vita, ha dedicato e continua a dedicare tutto se stesso: corpo e anima; tempo e talenti; la sua persona ma anche la sua famiglia, le amicizie e i molteplici rapporti personali. Possiamo veramente dire che la vita tutta di Carlo Casini è dedicata alla difesa e a alla promozione della vita».

Partecipa alla premiazione, inviando un messaggio epistolare, anche Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Betori, già Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, e Arcivescovo di Firenze.
Nelle righe scritte a mano da Sua Eccellenza, si palesa la chiara e nutrita stima nei confronti dell’Onorevole e del suo operato. Infatti l’Arcivescovo afferma: «è questa una preziosa occasione per dimostrare il mio grazie, dal profondo del cuore, per quanto da Lei fatto con tanta intelligenza e tanta dedizione. Il Suo parere è stato sempre illuminante e la Sua azione così spesso decisiva».

Il Prof. Lucio Romano, Copresidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, interviene definendo l’Onorevole Carlo Casini, un «antesignano della biopolitica in Italia»,  descrizione - afferma il Presidente - che «non rappresenterebbe pienamente l’operato dell’uomo Carlo Casini, riconosciuto leader che ha rappresentato e continua a rappresentare quel popolo della vita che non si arrende mai». Continuando la testimonianza, il professore descrive l’operato dell’amico Carlo, come un operato «del dibattere secondo ragione ed evidenza, senza mai sottrarsi al contraddittorio, anche quando in “territorio ostile”», un operato preso a esempio da molti -ha concluso il Presidente- e per molti, ha rappresentato «con rigore di argomentazioni e saggezza di rappresentazione» il battersi per un’idea giusta.

Decisamente appassionato l’intervento di Lucia Barocchi, Cofondatrice insieme al marito, Carlo Barocchi e all’On. Carlo Casini, del Movimento Per la Vita italiano. Ricordiamo che la Sig.ra Lucia, nell’anno 2009, ha ricevuto anch’ella l’onore del premio “Una Vita per la Vita”. E’ proprio con lei che la Facoltà di Bioetica ha dato inizio a quest’appuntamento annuale.
La Barocchi in più passi della sua calorosa testimonianza, ha riportato ai presenti ricordi di momenti salienti della nascita e dello sviluppo del Movimento Per la Vita e con la sua nota dolcezza, ha descritto Carlo Casini come un grande trascinatore e instancabile innamorato della causa. Un magistrato, un Presidente d’associazione, un grande uomo, capace di donare tutto se stesso agli altri.


L’ultima testimonianza, quella più toccante, è introdotta all’uditorio dalle seguenti parole del moderatore Di Leo: «Come meglio presentare il prossimo intervento se non con le parole rilasciate in un’intervista nel 1999 dall’On Carlo Casini?» Il Moderatore legge: «Devo dirlo, non ci sarebbe stato quel poco che ho fatto, forse nemmeno il Movimento per la Vita, senza una moglie come lei. Il tema della vita l’ha sentito e fatto proprio. Nel Movimento è stata elemento di raccordo, di accoglienza, di reclutamento di persone».

Interviene quindi la Sig.ra Maria Nitti, moglie dell’Onorevole, dalle cui parole emerge l’unione di una famiglia votata alla vocazione della salvaguardia del valore della vita umana, dal concepimento alla sua morte naturale.
«Il suo impegno per la vita non è frutto di uno slancio momentaneo e passeggero. Il suo impegno non è stato - e non è - un episodio, ma è stato ed è - davvero - il dono della sua vita. La generosità, la tenacia, la coerenza, l’altissimo senso della Giustizia, parlano da soli. Un dono - questo della vita per la vita - che è partito da lontano: ricordo che intuii questa vocazione di Carlo proprio nell’occasione in cui ci siamo conosciuti, quando partecipai ad una conferenza tenuta da lui in Parrocchia, sulla  dottrina sociale della Chiesa. Era il lontano 1961», racconta la moglie.
La Sig.ra Casini, nel descrivere la grande figura del marito, tiene a sottolineare come Carlo non sia mai mancato alla partecipazione della vita familiare e di come la sua figura di marito e di padre, sia stata sempre premurosa, tenera, «mai adombrata dal peso delle responsabilità legate al suo lavoro». Emerge quindi dalla testimonianza della sua amata moglie, che per la prima volta, parla da un pulpito accanto al coniuge, la figura di un marito, padre e pilastro della famiglia, dotato di una grande e intensa forza interiore. Un impegno per la vita che «è stato cemento di unità spirituale» per tutta la famiglia.

Pienamente sentita e condivisa dalla platea, è stata la consegna della targa del premio da parte del Decano della Facoltà di Bioetica, Pajares, all’Onorevole Carlo Casini, il cui testo recita: «Per la costante dedizione personale e l’instancabile impegno professionale in campo etico e giuridico al rispetto, alla difesa, all’amore e al servizio della Vita, di ogni vita umana».

venerdì 6 maggio 2011

Referendum: inconsapevolezza o voluta non consapevolezza?

Carissimi Lettori,

oggi abbiamo ricevuto una email da una ricercatrice e siamo rimasti perplessi e pensierosi... Quindi abbiamo deciso di pubblicare questa notizia per far si che i nostri lettori e via, via la popolazione italiana, inizi ad aprire gli occhi e se già li ha aperti, inizi a cercare l'informazione. Infatti il problema è capire se c'è una incosapevolezza generale o se c'è una volontà di far avere una mancata consapevolezza. A voi la riflessione.


Lo Staff di C&C
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di: Mariachiara Alberton

"Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per riaffermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res pubblica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. Il referendum è evidentemente anche questo!

Ricordate che dovete pubblicizzarlo voi il Referendum...
... il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset. Sapete perché?
Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.

Non venendo pubblicizzato a dovere si avrà questo scenario:
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi? 
Copia e incolla questo link, e dai anche ad altri la possibilità di poter scegliere."