La Missione è quella di creare un'associazione tra la Comunicazione e la Cultura. Spesso questi due ambiti non si incontrano (il comunicatore non fa vera cultura e l'accademico non sa comunicare in modo efficace). Noi vorremmo far incrociare i due binari per portarli a formarne uno unico.

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domenica 10 aprile 2011

Green economy, e-commerce e ICT: primi segnali di ripresa

di: Emilio Galdieri - L'Ottimista

Il perdurare della crisi economica (elevata disoccupazione, imprese e famiglie in difficoltà) si accompagna a dei timidi, ma incoraggianti segnali di ripresa. I settori più promettenti? Green economy, e-commerce, ICT (Information and Communication Technology): in sostanza, qualsiasi cosa abbia a che fare con la tecnologia.

“Tecno” è bello. Secondo le statistiche, la ripresa economica passa per i settori legati al mondo della tecnologia. È su di essa, dunque, che conviene investire: specialmente se si è giovani e in cerca di un promettente futuro. Non importa se si tratti di Internet, telefoni cellulari o eco-sostenibilità; quel che conta davvero è pensare fuori dal coro, ingegnarsi per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi, avere l’entusiasmo e la determinazione per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.

Green economy: l’ambiente al primo posto. A livello globale si diffonde sempre di più la consapevolezza che lo sviluppo economico non può prescindere dal rispetto per la natura. Per rispondere a questa esigenza, sta crescendo il mercato della green economy: ossia il sistema di produzione di beni e servizi ecologici: dal pannello solare all’automobile elettrica, dalla casa a basso consumo energetico al materiale riciclabile, etc.
Secondo il rapporto “Clean Energy Trends 2010”, realizzato dalla Clean Edge Inc., Istituto di Ricerca nel settore dell’alta tecnologia, già nel 2009 i tre principali settori dell’energia pulita – solare, eolico e biocarburanti – sono cresciute del 11,4% dal 2008, raggiungendo 139,1 miliardi di dollari di fatturato. Entro il 2019 si prevede che tutti e tre i settori raggiungeranno addirittura una soglia di 325,9 miliardi dollari.

E-commerce: il mondo a portata di click. Dopo tanti anni di attesa, finalmente nasce la versione “.it” di Amazon, una delle più grandi piattaforme di e-commerce (ossia commercio elettronico tramite internet) del mondo. Simbolo di un altro settore in rapida ripresa che consente di poter acquistare prodotti, magari anche a prezzi più vantaggiosi, stando comodamente seduti davanti al proprio computer. Secondo quanto evidenziato da Forrester Research, nell’arco dei prossimi 5 anni, le vendite in questo settore aumenteranno del 10%.
ICT: la tecnologia al servizio dell’informazione. Secondo il Rapporto Assinform 2011, il mercato mondiale dell’ICT ha ripreso a crescere con un ritmo tornato ai livelli precedenti alla crisi, passando dal -1,5% annuo registrato nel 2009, al + 4,9% del 2010.

Dulcis in fundo. In termini generali, fermo restando che la crisi economica non può dirsi conclusa, alcuni dati incoraggianti ci sono stati forniti proprio dall’Istat. Nel quarto trimestre del 2010, infatti, il tasso di disoccupazione era all’8,7% mentre a febbraio 2011 è calato all’8,4%, in diminuzione dello 0,2% sul mese precedente (gennaio) e di un decimo di punto su base annua.

Dagli archivi FBi spuntano gli Ufo "Tre precipitarono negli Usa nel 1950"

di: LUIGI BIGNAMI - La Repubblica

Tra i documenti non più segreti pubblicati su un sito del Bureau, il racconto dell'agente Guy Hottel: negli oggetti volanti non identificati c'erano nove corpi dalle fattezze umanoidi, vestiti "come i piloti dei jet"

Questa volta il documento sugli Ufo viene niente meno che dall'FBI. Secondo l'agente Guy Hottel, il 22 marzo del 1950 tre oggetti volanti non identificati precipitarono nel New Mexico e furono "catturati" dal servizio investigativo americano. All'interno dei velivoli c'erano nove corpi dalle fattezze umanoidi alti circa 90-100 centimetri. Gli oggetti non identificati avevano un diametro di circa 16 m ed erano leggermente rialzati al centro. Insomma Ufo nel senso più classico del termine. "Gli occupanti erano vestiti come i piloti dei jet", racconta Hottel nel suo documento. E' possibile, conclude l'agente dell'FBI, che gli oggetti volanti siano precipitati causa delle interferenze dei numerosi radar presenti nell'area.

Questa testimonianza è in una serie di altri atti resi pubblici dall'FBI negli ultimi giorni in un suo sito Internet dove vengono divulgati documenti non più segreti richiesti dai cittadini statunitensi. Il sito Vault 1 presenta testi che riguardano vari aspetti delle investigazioni dell'FBI, dai diritti civili ai ganster, dalle testimonianze di ricerche su organizzazioni criminali fino a quelli che vengono definiti "fenomeni inspiegati". I documenti vengono lasciati sul sito fin quando vi è una certa richiesta da parte del pubblico, dopo di che vengono cancellati.

Attualmente tra i documenti c'è, tra gli altri, il caso Hottel. Interessante però è anche il documento che riguarda il caso ufologico noto come "incidente di
Roswell". Si verificò nel luglio del 1947, quando qualcosa di strano per quell'epoca precipitò in prossimità della cittadina di Roswell, nel New Messico. I racconti passati di mano in mano segnalano che dapprima un comunicato stampa pubblicato dalla base aerea che si trovava in prossimità di quella località parlava proprio di un "disco volante", ma poi le dichiarazioni ufficiali statunitensi spiegarono che si trattava di un semplice pallone sonda e a tal proposito vennero mostrate alcune immagini.

Il caso però ha continuato ad alimentare sospetti e ancora oggi viene avanzata l'ipotesi che a cadere nel deserto non fu un pallone sonda, ma qualcosa di sconosciuto. Ebbene il sito dell'FBI il caso sembra offrire una soluzione: si parla di un oggetto che aveva la forma di un disco esagonale che doveva essere sospeso per mezzo di un cavo a un pallone, il quale aveva un diametro di circa sei metri e mezzo, e si dice anche tuttavia, che secondo comunicazioni telefoniche tra due basi aeree l'ipotesi del pallone sonda fosse poco credibile. In ogni caso il pallone e il disco vennero portati alla base aerea e lì trattenuti senza ulteriori analisi.

Ucciso a calci e pugni mentre difende il figlio

di: La Repubblica

Il pestaggio è avvenuto questa notte a Stazione Torri, frazione di Ventimiglia, durante una festa di paese. Il cinquantatreenne è stato picchiato brutalmente da un gruppo di persone che avevano molestato il figlio ventenne, ora sotto shock

VENTIMIGLIA (IMPERIA) - Un idraulico di 53 anni, Walter Allavena di Ventimiglia è intervenuto per difendere il figlio da un'aggressione ed è stato ucciso a calci e pugni. L'omicidio è avvenuto nella notte in località Torri, a pochi chilometri da Ventimiglia.

Secondo una prima ricostruzione, tutto è iniziato quando il figlio ventenne della vittima, che si trovava in compagnia di alcuni amici, ha avuto una discussione in un locale della zona - sembra a causa di un cane - con alcuni giovani romeni. Tra i ragazzi ci sarebbe stata una piccola rissa, ma poi si sarebbero allontanati. Una decina di cittadini romeni invece sono tornati indietro fino a pochi metri da casa di Allavena e hanno aggredito il ragazzo picchiandolo. Il padre del giovane, sentendo le urla, è uscito dall'abitazione ed è intervenuto per sedare il pestaggio. A quel punto gli aggressori si sarebbero accaniti contro il cinquatatreenne.

"Sono arrivati in gruppo mentre eravamo ad una festa di paese". All'uscita dal commissariato a parlare è Luigi, uno degli amici di Claudio Allavena, il figlio di Walter. "Volevano attaccar briga. - racconta Luigi - Erano ubriachi. Volevano toccare il nostro cane che si è spaventato e per questo uno di noi lo ha preso in braccio. Poi hanno iniziato a picchiarci. Ce l'avevano soprattutto con Claudio, il figlio di Walter". Poi il pestaggio, senza pietà. "Il papà di Claudio è sceso e allora sono andati addosso a lui e lo hanno picchiato".

Un parente della vittima, Sergio Cortese, racconta gli ultimi attimi: "Ho sentito le urla e mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo, ma quando sono arrivato il corpo di mio cognato era già steso a terra". Forse nei giorni precedenti si erano verificati altri alterchi. "Erano ubriachi - dice Cortese - e non sono del paese. Ho saputo che già la settimana scorsa dei romeni avrebbero avuto dei battibecchi con mio nipote Claudio e Walter stanotte era intervenuto per portarlo via".

Tra le altre voci anche quella di Flavio Dario, intervenuto più volte per cercare di sedare la rissa "ho visto che picchiavano selvaggiamente Walter con calci e pugni. Non si fermavano. Walter è caduto a terra. Ho chiamato il 118 ed ho cercato di rianimarlo seguendo le loro indicazioni, ma non c'è stato niente da fare".

Intanto tra gli abitanti di Torri, un borgo medievale di duecento anime, c'è sgomento per quanto accaduto. In molti stamani sono arrivati davanti all'"Osteria del nonno", il locale dove era in corso la festa e fuori dal quale è iniziata l'aggressione che si è conclusa ad un centinaio di metri, sotto l'abitazione degli Allavena.

Polizia e carabinieri stanno interrogando dieci stranieri e cinque italiani, che potrebbero essere coinvolti nel pestaggio. In commissariato, anche il figlio della vittima, visibilmente sotto shock e con un occhio pesto.

Maroni sfida la UE: "Migranti impari da noi come si fa"

di: Libero-news.it

Il day-after l'intesa - parziale - raggiunta con Nicolas Sarkozy e la Germania (Frau Merkel impugna i permessi temporanei agli immigrati nordafricani, bollandoli come contrari al trattato di Schengen), l'Italia si fa sentire e reagisce con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Il titolare del Viminale accusa l'Europa di non avere solidarietà, virtù che al contrario distingue "il modello italiano". Da Budapest, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rilancia le parole di Maroni con un nuovo secco monito rivolto all'Unione europea: "L'emergenza immigrazione - così il Capo dello Stato - deve essere affrontata con precise posizioni sull'interpretazione delle regole di Schengen", ed è "necessario un chiarimento" da dare alle normative di Bruxelles in tema di immigrazione. "E' necessario e possibile - sottolinea Napolitano - che l'Europa parli con una sola voce su immigrazione e asilo, che non sono la stessa cosa".

MARONI: "DOV'E' LA SOLIDARIETA'?" - Maroni, che ha parlato a Bergamo, non è stato affatto tenero. "L'Europa si fa vanto di grandi principi, ma quando deve dimostrare che c'è solidarietà questo non avviene. La collaborazione che mostra il popolo italiano manca in Europa. Noi vogliamo portare in tutto il mondo il modello italiano - ha sottolineato Maroni -, un modello che si basa sul fatto che quando qualcuno è in difficoltà lo aiutiamo". Secondo il ministro, il nostro sistema si basa in particolare sulla solidarietà e la professionalità della Protezione Civile. "Questo spirito di solidarietà in Europa dovrebbe essere più diffuso. In Italia c'è ed è un esempio di come si gestiscono le emergenze, con l'aiuto reciproco e la solidarietà. Tutto questo non mi pare sia molto diffuso in Europa. Nelle difficoltà - conclude Maroni - la protezione civile interviene esprimendo un principio di solidarietà che deve essere alla base della convivenza civile ed è quello che ci aspettiamo avvenga anche in Europa".

SCHIFANI: "EUROPA FATALMENTE VIENE A MANCARE"
- La politica italiana è compatta nell'incalzare il Vecchio Continente. Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, ha fatto sentire la sua voce. "Non basta definirsi cittadini europei per parlare di Europa unita, quando lo spirito di solidarietà concreta tra le nazioni europee viene a mancare, come sta accadendo in questi giorni - continua Schifani - quando delle nazoni chiudono le proprie frontiere dinanzi a fenomeni di così rilevante entità. Fenomeni che andrebbero gestiti ed affrontati con un vero senso di fratellanza europea che, fatalmente, sta venendo a mancare".