La Missione è quella di creare un'associazione tra la Comunicazione e la Cultura. Spesso questi due ambiti non si incontrano (il comunicatore non fa vera cultura e l'accademico non sa comunicare in modo efficace). Noi vorremmo far incrociare i due binari per portarli a formarne uno unico.

Vorremmo stimolare l'aspetto critico del fruitore, per comunicare cultura e per acculturare la comunicazione.

Questo Blog vuol essere un punto di riferimento per articoli d'informazione giornalistica-scientifico-culturale-economica.

Qui potrete trovare ogni tipo d'informazione e saremo lieti di stimolare un sano e doveroso dibattito per ogni singolo articolo, con il fine d'incrociare nel massimo rispetto di pareri ed opinioni diversi tra loro, per giungere così ad una proposta d'incontro tra i molteplici aspetti di una società multiculturale

martedì 12 aprile 2011

Il Pdl contro i libri di testo "comunisti". Proposta una commissione d'inchiesta

di: La Repubblica

Prima firmataria Gabriella Carlucci: "Gettano fango su Berlusconi". Il Pd: "Parlano di libertà e non sopportano la libertà e l'autonomia d'insegnamento sancita dalla Costituzione". L'Unione degli studenti: "Censura di stampo fascista".
 ROMA - Il Pdl critica i testi scolastici, specie quelli di storia, colpevoli di "gettare fango su Berlusconi" e chiede quindi una commissione d'inchiesta. Sono 19 i deputati del Pdl, guidati da Gabriella Carlucci, secondo cui nei libri vi sarebbero frasi da vero e proprio "indottrinamento" per "plagiare" le giovani generazioni a fini elettorali". A loro giudizio i testi danno una visione della storia, specie quella attuale, asservita al centrosinistra.
Perciò di fronte a questa situazione definita "vergognosa" i parlamentari Pdl ritengono che il parlamento "non può far finta di nulla e per questo chiedono l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici". Il progetto di legge è stato già depositato alla Camera il 18 febbraio scorso.

"Ormai i rappresentanti del Pdl vedono i comunisti dappertutto. E' il caso di dire che, pur essendo del Partito della libertà, non sopportano la libertà e l'autonomia, e per questo vedono letteralmente rosso". Lo dice la senatrice del Pd, Vittoria Franco, commentando la proposta di legge, depositata alla camera dall'onorevole carlucci sull'istituzione di una commissione d'inchiesta sui libri scolastici ritenuti "partigiani".

Forse, aggiunge Franco, "l'onorevole Gabriella Carlucci non sa che esiste il principio, sancito dalla Costituzione, della libertà di insegnamento nella quale rientra anche l'autonomia
nella scelta dei libri di testo. Di analoga libertà, fino a prova contraria, godono gli editori nel pubblicare i volumi. E' chiaro che questo ennesimo tentativo liberticida della commissione d'inchiesta rientra nei ripetuti attacchi alla scuola pubblica sferrati da Berlusconi e dalla Gelmini con dichiarazioni anche recenti".

Il Pdl, conclude la senatrice, "vorrebbe una scuola pubblica di regime, completamente asservita al potere del governo, in cui si lavori contro la capacità critica delle nuove generazioni. Sulla commissione d'inchiesta ci sarebbe da sorridere se la situazione della scuola italiana non fosse così grave proprio a causa delle politiche di tagli di questo governo".

Durissimo il commento dell'Unione degli Studenti: "Apprendiamo sconcertati la notizia secondo cui l'On. Gabriella Carlucci, seguita da 18 deputati, voglia istituire una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici" giustificando questo con il fatto che la descrizione della storia politica recente del nostro paese sia sbilanciata sui valori della Costituzione e della Resistenza. L'On. Carlucci fa intendere così che l'educazione a questi valori sia un male, nonostante siano sanciti in una carta che dovrebbe unire tutto il Paese: la carta costituzionale".

"La giustificazione di tale proposta continua con una sequela di fatti storici accertati definiti come 'attacchi al premier' e 'difesa dell'opposizione di governo', rimaniamo sinceramente sbigottiti da come si possa costruire un'allarme e un livello di fantasticazione tale per distogliere l'attenzione dei problemi reali della scuola. Non comprendiamo come possano essere messi sotto attacco, senza alcuna competenza nel settore, degli intellettuali e studiosi come quelli citati dalla Carlucci nello stesso modo con cui sono stati additati gli insegnanti delle scuole pubbliche", proseguono gli studenti.

"La chiara allusione di una proposta del genere ad una censura de facto che ricalca lo stile delle dittature fasciste viene liquidato dicendo che questi libri non saranno messi al rogo, ma verranno segnalati agli autori i quali se non li correggeranno subiranno il ritiro dei testi dal mercato. Queste sono evidentemente le dichiarazioni più gravi e ricordiamo all'On. Carlucci e al suo governo che la Costituzione Italiana che loro tanto attaccano, sancisce la libertà di insegnamento e la libertà di pensiero, e le loro proposte sono fuori da ogni quadro democratico e costituzionale", conclude l'Unione degli studenti.

Nessun commento:

Posta un commento