di: Rai News
Anthony Wiener, giovane leone dei liberal democratici alla Camera e probabile candidato sindaco di New York alle elezioni del 2013, ha ammesso quello che finora aveva negato: è stato lui a pubblicare sue foto compromettenti sul web, in uno scambio di attenzioni con sei donne più giovani.
Ora dice che "le foto sono mie e mi vergogno delle mie azioni, è stata un'inziativa molto stupida e distruttiva". Su questo, nessun dubbio: un po' tutti i giornali, anche se lui ha detto che non si dimetterà da parlamentare, lo danno politicamente 'finito' e ripercorrono la carriera fin qui in ascesa di un giovane di successo sposato con Huma Abedin, un assistente di lunga data del Segretario di Stato Hillary Clinton.
Alla fine, fra le lacrime, ha chiesto scusa alla moglie, alla famiglia, al suo staff.
Anthony Wiener, giovane leone dei liberal democratici alla Camera e probabile candidato sindaco di New York alle elezioni del 2013, ha ammesso quello che finora aveva negato: è stato lui a pubblicare sue foto compromettenti sul web, in uno scambio di attenzioni con sei donne più giovani.
Inseguito da giorni dai media locali, ingolositi dai giochi di parola sul suo cognome, che per milioni di americani rimanda ai wurstel in vendita in strada e.. a qualcosa che si intuisce bene nella foto in mutande finita su internet, Wiener si era difeso parlando di hacker che avevano violato il suo profilo Twitter. Poi, alla Cnn, aveva confessato che sì, insomma, quelle foto gli erano "familiari".
Ora dice che "le foto sono mie e mi vergogno delle mie azioni, è stata un'inziativa molto stupida e distruttiva". Su questo, nessun dubbio: un po' tutti i giornali, anche se lui ha detto che non si dimetterà da parlamentare, lo danno politicamente 'finito' e ripercorrono la carriera fin qui in ascesa di un giovane di successo sposato con Huma Abedin, un assistente di lunga data del Segretario di Stato Hillary Clinton.
Le tv scatenano senza pietà la caccia alle donne 'agganciate' da Wiener sul web e alle ex fidanzate: niente di niente penalmente rilevante, ma dopo tante mezze verità e qualche bugia l'immagine pubblica è compromessa e i giudici più implacabili della morale violata sembrano i suoi colleghi democratici. L'ex presidente della Camera Nancy Pelosi è pronta a chiedere una commissione etica che indaghi sul caso.
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