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domenica 16 ottobre 2011

Stoner torna re dopo quattro anni

da: La Stampa


La parabola dell'australiano: dal Mondiale in Ducati alla crisi del 2010 fino alla nuova consacrazione


Dieci anni in sella e arriva il secondo titolo mondiale. Il campione prodigio è tornato: Casey Stoner ha coronato sul circuito di casa un altro sogno. Quello di tornare re della classe Motogp dopo il trionfo nel 2007 con la Ducati che lo aveva lanciato nel firmamento dei grandi. A 4 anni di distanza, nel giorno del suo 26° compleanno, e dopo un periodo buio che lo aveva tenuto lontano dalle sue adorate moto per un malessere rimasto un mistero, l'australiano si è preso la sua rivincita sulla vita stavolta alla guida della Honda.

Una cavalcata da protagonista quella di Stoner che conquista l'iride con due gare di anticipo sulla fine della stagione, dopo 9 vittorie, in Qatar, Francia, Catalunya, Inghilterra, Laguna Seca, Repubblica Ceca, Indianapols, Aragon e Australia, oltre a un secondo posto in Olanda e 5 terzi posti in Portogallo, Italia, Germania, San Marino e Giappone. Nato a Kurri Kurri, nello stato del New South Wales, Stoner ha debuttato nel mondiale nel 2001 con una Honda RS125, disputando solo due gare. L'anno successivo, nel 2002 è a bordo dell'Aprilia 250 del Team di Lucio Cecchinello, ma non raccoglie molto e finisce la stagione 12°. La cilindrata giusta per il giovane Stoner è dunque la 125 e l'anno dopo scende nella ottavo di litro. Del 2003 è la prima vittoria e la prima pole mondiale, ma ci sono anche 4 podi. La posizione finale nel 2003 è l'8ª.

Nel 2004 il passaggio alla Ktm sempre in 125 (chiude l'anno 5°). Stoner è ormai pronto per il salto di categoria, nel 2005, infatti, torna nel team di Lucio Cecchinello in 250 con un'Aprilia. Disputa un anno da protagonista, in lotta per il mondiale con Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Ironia della sorte, Stoner perde le sue chance iridate proprio a Phillip Island, quando scivola e viene centrato anche da Alex De Angelis. Alla fine della stagione Stoner finirà secondo. L'anno successivo l'esordio in Motogp. Nel 2005 ci sono ancora le 1000 e il pilota australiano porta in pista una Honda RC211V, con la quale però ha scarso feeling. Stoner cade spesso: sale una sola volta sul podio e fa segnare una pole, per concludere con l'8° posto. A fine 2005 l'allora team manager della Ducati, Livio Suppo, ingaggia Stoner facendogli firmare un contratto da secondo in squadra, ma sin dai test di Valencia Stoner dimostra di essere il numero uno. L'australiano mette sotto pressione la Ducati, la sola con le gomme Bridgestone: da lì in poi cadrà pochissimo.

La stagione 2007 infatti è una cavalcata quasi solitaria. Nulla può un Valentino Rossi in forma con la sua Yamaha contro l'australiano che vince 10 gare, sale 14 volte sul podio, fa 5 pole. Il primo titolo in motogp per Stoner e per la Ducati dunque arriva nel 2007. Nel 2008 non bissa il titolo che va a Rossi. In quell'anno, l'australiano è tra i più credibili avversari di Rossi, insieme a Lorenzo. Stoner vince 6 gare, fa 11 podi, 9 pole e 9 giri veloci e termina secondo. Dal 2009 al 2010, nonostante risultati brillanti, il feeling con la Ducati si incrina. La moto con le ultime modifiche non va più come vuole lui. Il problema secondo l'australiano è l'anteriore con il quale combatte per due anni. Nelle annate 2009-2010, Stoner è due volte quarto in campionato e non vede l'ora di cambiare squadra. Nel 2009 la crisi con la Ducati, che lo porta a saltare due gare nella parte finale della stagione per una forma di malessere ancora oscuro. Si parlò anche di depressione. Livio Suppo, passato a sua volta da Ducati a Honda nel 2010, gli offre un contratto da ufficiale con la Hrc in sella a una Honda RC212V. Anche in questo caso il feeling tra Stoner e la sua nuova moto si vede a Valencia a fine 2010 nei test, dove alla sua prima uscita con la Honda mette dietro tutti. Nel 2011 un'altra cavalcata vittoriosa per Stoner che ha nel solo Lorenzo l'avversario più temibile per il titolo. Ma Stoner con le sue 9 vittorie, quella decisiva proprio a Phillip Island, 11 pole e 325 punti al momento (65 di vantaggio su Lorenzo con ancora 50 punti da assegnare), mette le mani, ancora una volta sulla corona della classe regina.

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