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mercoledì 16 febbraio 2011

Dorian Gray morta suicida a 75 anni: dalla Malafemmina di Totò a Fellini

di: Il Messaggero


Iniziò quattordicenne nella rivista con Macario. Si ritirò alla metà degli anni Sessanta, a 30 anni, quando rimase incinta

ROMA - Dorian Gray, nome d'arte di Maria Luisa Mongini, si è uccisa a 75 anni con un colpo di pistola a Torcegno, in Trentino, dove viveva dalla metà degli anni Sessanta, dopo aver lasciato la carriera. Attrice di rivista e cinema, deve la sua fama soprattutto al film Totò, Peppino e la Malafemmina, del 1956, quando aveva appena venti anni.

Nata a Bolzano, Dorian Gray aveva debuttato nella rivista Votate per Venere (1950), appena quattordicenne, con Erminio Macario e Gino Bramieri, esibendosi poi al fianco di Wanda Osiris (Gran baldoria di Garinei e Giovannini), Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Al cinema avva partecipato a numerosi film negli anni Cinquanta. Per Federico Fellini fu Jessy, l'amante di Amedeo Nazzari in Le notti di Cabiria e ne Il grido di Michelangelo Antonioni fu la benzinaia Virginia. Nel 1958 vene premiata con un Nastro d'argento come miglior attrice per Mogli pericolose di Luigi Comencini. Poi lavora con Dino Risi (Il mattatore, 1960) e Mario Camerini (Crimen, 1960). L'ultimo suo film è stato Fango sulla metropoli, del 1965. Poi, a soli 30 anni, rimasta incinta, si ritira dalle scene, trasferendosi a Torcegno dove fa costruire una villa e cresce il figlio, lontana dai riflettori del mondo dello spettacolo.

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