L'ESODO DALLA TUNISIA
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato che martedì andrà in Sicilia con il presidente del Consiglio per visionare strutture che potrebbero ospitare gli immigrati tunisini arrivati in questi giorni a Lampedusa, aggiungendo di aver chiesto formalmente 100 milioni di euro di aiuti all'Ue.
In una conferenza stampa alla fine della riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, il ministro ha aggiunto che è stato dichiarato lo stato di emergenza per la gestione dell'aspetto umanitario e che tutte le procedure sono state attivate. In una lettera formale inviata alla Commissione europea, l'Italia ha chiesto uno stanziamento di 100 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza immigrazione e un nuovo ruolo operativo di Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere.
Maroni ha aggiunto che è stato "deciso di chiedere al governo un contingente di 200 militari in più che potrebbero servire a controllare le strutture in cui sono ospitati i 5.000 clandestini arrivati nell'ultimo mese a Lampedusa".
BRUXELLES: STUPITI DA CRITICHE ITALIANE
In mattinata c'era stata una polemica con la Commissione Ue, che si era detta "pronta ad aiutare e a mostrare concreta solidarietà all'Italia" per far fronte all'eccezionale ondata di arrivi dalla Tunisia e si dichiara "molto sorpresa" per le accuse di risposta "lenta e burocratica" riportate dalla stampa italiana. Lo ha dichiarato il portavoce della commissaria Ue Cecilia Malmstrom.
Frontex, l'agenzia europea per la cooperazione nelle operazioni di confine, dal canto suo ha precisato di essere consapevole della situazione a Lampedusa, aggiungendo però che finora non ha ricevuto alcuna richiesta formale di assistenza da parte del governo italiano. Il commissario Ue agli affari interni Cecilia Malmstrom ha detto anche che nei giorni scorsi l'Italia aveva rifiutato l'aiuto offerto dall'Unione europea, circostanza smentita invece dal ministero dell'Interno Roberto Maroni.
AIUTO ALLA POLIZIA TUNISINA
L'intenzione del governo italiano é di "dare un aiuto alla polizia tunisina inviando i nostri contingenti che sono in grado di fare il controllo sulle coste, che è l'unico modo per prevenire le partenze: oggi non c'é più un sistema di sicurezza in Tunisia e noi siamo disponibili a dare una mano, a fornire mezzi, motovedette, fuoristrada", ha detto Maroni.
TUNISIA: MILITARI PATTUGLIANO PORTI DEL SUD
I militari tunisini stanno pattugliando i porti del sud del paese, controllando accessi e documenti nel tentativo di fermare l'esodo verso l'Europa degli immigrati clandestini. Veicoli corazzati hanno attraversato la città di Zarsis bloccando l'accesso al porto, dove i militari armati di mitra hanno consetito il passaggio solo alle persone identificare come pescatori. Nella città sono stati istituiti anche numerosi posti di blocco.
"Il porto è ben controllato, stiamo facendo tutto il possibile per fermare i trafficanti", ha detto all'Afp un ufficiale dell'esercito. Le truppe tunisine, che godono dell'appoggio di alcune motovedette, hanno controllato anche il porto di Gabes.
MERKEL: L'EUROPA NON PUO' ACCOGLIERE TUTTI I TUNISINI
"Non possono venire in Europa tutti quelli che non vogliono più stare in Tunisia". Lo ha affermato il cancelliere tedesco Angela Merkel che ha sollecitato il paese nordafricano a rafforzare lo stato di diritto per evitare l'ondata di immigrazione verso l'Italia e l'Unione europea. È necessario, secondo la Merkel "risolvere i problemi nei paesi di origine e dare alle persone prospettive di rimanere in patria". "Il cammino - ha concluso la Merkel - è appena iniziato e cercheremo di accompagnarlo fino all'ultimo".
LAMPEDUSA: CONTINUANO GLI SBARCHI
Non si arrestano gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. L'ennesimo barcone, carico di un centinaio di immigrati, è entrato nel porto dell'isola in serata. Altri sbarchi si sono avuti dalla scorsa notte, senza interruzione.
"Dal 15 gennaio ad oggi sulle nostre coste sono arrivati 5.278 immigrati, quasi tutti tunisini; 66 sono i minori e 60 le donne. Per lo più si tratta di giovani fra i 20 e i 35 anni, praticamente due generazioni in fuga". Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nello stesso periodo "sono stati arrestati 26 scafisti e sequestrati 41 natanti - ha aggiunto -; 334 clandestini sono stati riportati in patria dalle autorità tunisine, 2.644 sono stati trasferiti da Lampedusa in aereo o in nave in altri centri per immigrati". Per il ministro dell'Interno, "ci sono decine di migliaia di persone pronte a partire dalla Tunisia, ma è impossibile fare stime precise, anche perchè non ci sono precedenti di un impatto così forte neanche nelle peggiori stagioni dell'immigrazione dalla Libia. Il record storico è del 2008 con 37 mila clandestini, ma se si continuasse al ritmo tenuto dal 15 gennaio ad oggi arriveremmo a superare addirittura gli 80 mila arrivi in un anno".
5 MORTI NEL TENTATIVO DI RAGGIUNGERE L'ITALIA
A Zarzis oggi si sono svolti i funerali delle cinque vittime. Secondo i racconti dei testimoni, i migranti si trovavano a bordo di due piccole imbarcazioni che stavano tentando di raggiungere una barca più grande che doveva portarli a Lampedusa.
Poiché non avevano luci, per sfuggire alla sorveglianza delle forze dell'ordine, le due barche sono entrate in collisione. Secondo le stesse testimonianze, dovevano essere almeno un centinaio di persone a partire per la Sicilia. Fra i tanti che stanno lasciando il paese, vi sono anche numerose
donne e adolescenti.
VOLONTARI ORDINE DI MALTA SOCCORRONO 11 BARCONI
Undici imbarcazioni, con a bordo 852 persone, sono state soccorse la scorsa notte nei dintorni dell'isola di Lampedusa dai medici del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (CISOM), in servizio sulle unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza italiana. Gli immigrati provengono tutti dalla Tunisia, dove le tensioni delle ultime settimane e la crisi istituzionale hanno spinto migliaia di persone ad emigrare.
I team sanitari del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta hanno prestato le prime cure a numerose persone, alcune delle quali versavano in stato di disidratazione ed ipotermia. Tra queste, alcune decine di bambini.
Cinque persone sono annegate a causa del rovesciamento di un barcone carico di migranti diretti verso l'Europa, nel sud della Tunisia. È quanto si legge sull'inserto del quotidiano 'al-Sabah', secondo cui sul barcone al momento dell'incidente, avvenuto la scorsa notte, erano presenti 140 migranti.
In una conferenza stampa alla fine della riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, il ministro ha aggiunto che è stato dichiarato lo stato di emergenza per la gestione dell'aspetto umanitario e che tutte le procedure sono state attivate. In una lettera formale inviata alla Commissione europea, l'Italia ha chiesto uno stanziamento di 100 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza immigrazione e un nuovo ruolo operativo di Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere.
Maroni ha aggiunto che è stato "deciso di chiedere al governo un contingente di 200 militari in più che potrebbero servire a controllare le strutture in cui sono ospitati i 5.000 clandestini arrivati nell'ultimo mese a Lampedusa".
BRUXELLES: STUPITI DA CRITICHE ITALIANE
In mattinata c'era stata una polemica con la Commissione Ue, che si era detta "pronta ad aiutare e a mostrare concreta solidarietà all'Italia" per far fronte all'eccezionale ondata di arrivi dalla Tunisia e si dichiara "molto sorpresa" per le accuse di risposta "lenta e burocratica" riportate dalla stampa italiana. Lo ha dichiarato il portavoce della commissaria Ue Cecilia Malmstrom.
Frontex, l'agenzia europea per la cooperazione nelle operazioni di confine, dal canto suo ha precisato di essere consapevole della situazione a Lampedusa, aggiungendo però che finora non ha ricevuto alcuna richiesta formale di assistenza da parte del governo italiano. Il commissario Ue agli affari interni Cecilia Malmstrom ha detto anche che nei giorni scorsi l'Italia aveva rifiutato l'aiuto offerto dall'Unione europea, circostanza smentita invece dal ministero dell'Interno Roberto Maroni.
AIUTO ALLA POLIZIA TUNISINA
L'intenzione del governo italiano é di "dare un aiuto alla polizia tunisina inviando i nostri contingenti che sono in grado di fare il controllo sulle coste, che è l'unico modo per prevenire le partenze: oggi non c'é più un sistema di sicurezza in Tunisia e noi siamo disponibili a dare una mano, a fornire mezzi, motovedette, fuoristrada", ha detto Maroni.
TUNISIA: MILITARI PATTUGLIANO PORTI DEL SUD
I militari tunisini stanno pattugliando i porti del sud del paese, controllando accessi e documenti nel tentativo di fermare l'esodo verso l'Europa degli immigrati clandestini. Veicoli corazzati hanno attraversato la città di Zarsis bloccando l'accesso al porto, dove i militari armati di mitra hanno consetito il passaggio solo alle persone identificare come pescatori. Nella città sono stati istituiti anche numerosi posti di blocco.
"Il porto è ben controllato, stiamo facendo tutto il possibile per fermare i trafficanti", ha detto all'Afp un ufficiale dell'esercito. Le truppe tunisine, che godono dell'appoggio di alcune motovedette, hanno controllato anche il porto di Gabes.
MERKEL: L'EUROPA NON PUO' ACCOGLIERE TUTTI I TUNISINI
"Non possono venire in Europa tutti quelli che non vogliono più stare in Tunisia". Lo ha affermato il cancelliere tedesco Angela Merkel che ha sollecitato il paese nordafricano a rafforzare lo stato di diritto per evitare l'ondata di immigrazione verso l'Italia e l'Unione europea. È necessario, secondo la Merkel "risolvere i problemi nei paesi di origine e dare alle persone prospettive di rimanere in patria". "Il cammino - ha concluso la Merkel - è appena iniziato e cercheremo di accompagnarlo fino all'ultimo".
LAMPEDUSA: CONTINUANO GLI SBARCHI
Non si arrestano gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. L'ennesimo barcone, carico di un centinaio di immigrati, è entrato nel porto dell'isola in serata. Altri sbarchi si sono avuti dalla scorsa notte, senza interruzione.
"Dal 15 gennaio ad oggi sulle nostre coste sono arrivati 5.278 immigrati, quasi tutti tunisini; 66 sono i minori e 60 le donne. Per lo più si tratta di giovani fra i 20 e i 35 anni, praticamente due generazioni in fuga". Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nello stesso periodo "sono stati arrestati 26 scafisti e sequestrati 41 natanti - ha aggiunto -; 334 clandestini sono stati riportati in patria dalle autorità tunisine, 2.644 sono stati trasferiti da Lampedusa in aereo o in nave in altri centri per immigrati". Per il ministro dell'Interno, "ci sono decine di migliaia di persone pronte a partire dalla Tunisia, ma è impossibile fare stime precise, anche perchè non ci sono precedenti di un impatto così forte neanche nelle peggiori stagioni dell'immigrazione dalla Libia. Il record storico è del 2008 con 37 mila clandestini, ma se si continuasse al ritmo tenuto dal 15 gennaio ad oggi arriveremmo a superare addirittura gli 80 mila arrivi in un anno".
5 MORTI NEL TENTATIVO DI RAGGIUNGERE L'ITALIA
A Zarzis oggi si sono svolti i funerali delle cinque vittime. Secondo i racconti dei testimoni, i migranti si trovavano a bordo di due piccole imbarcazioni che stavano tentando di raggiungere una barca più grande che doveva portarli a Lampedusa.
Poiché non avevano luci, per sfuggire alla sorveglianza delle forze dell'ordine, le due barche sono entrate in collisione. Secondo le stesse testimonianze, dovevano essere almeno un centinaio di persone a partire per la Sicilia. Fra i tanti che stanno lasciando il paese, vi sono anche numerose
donne e adolescenti.
VOLONTARI ORDINE DI MALTA SOCCORRONO 11 BARCONI
Undici imbarcazioni, con a bordo 852 persone, sono state soccorse la scorsa notte nei dintorni dell'isola di Lampedusa dai medici del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (CISOM), in servizio sulle unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza italiana. Gli immigrati provengono tutti dalla Tunisia, dove le tensioni delle ultime settimane e la crisi istituzionale hanno spinto migliaia di persone ad emigrare.
I team sanitari del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta hanno prestato le prime cure a numerose persone, alcune delle quali versavano in stato di disidratazione ed ipotermia. Tra queste, alcune decine di bambini.
Cinque persone sono annegate a causa del rovesciamento di un barcone carico di migranti diretti verso l'Europa, nel sud della Tunisia. È quanto si legge sull'inserto del quotidiano 'al-Sabah', secondo cui sul barcone al momento dell'incidente, avvenuto la scorsa notte, erano presenti 140 migranti.
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