Milano torna ai livelli della primavera 2010 superando la soglia di 23mila punti. E' ancora il credito a trainare il listino grazie stavolta ai conti di SocGen ed alle misure del Milleproroghe. Acquisti anche sui titoli del risparmio gestito
MILANO - La seconda puntata del rally bancario mette le ali a Piazza Affari, tra le migliori in Europa e tornata sui livelli della primavera scorsa. L'indice Ftse Mib ha guadagnato l'1,51% riportandosi sopra la resistenza, anche psicologica, di 23.000 punti. L'All Share, sugli stessi massimi temporali, sale dell'1,34%. I volumi ammontano a un controvalore di 3,3 miliardi di euro.
Se ieri era Barclays, oggi è SocGen a dare il la agli acquisti di titoli bancari. La banca francese nel 2010 ha realizzato un utile netto sontuoso ed è stata premiata con un rialzo del 6% a Parigi. Ma sono anche le novità legislative autoctone a spingere i titoli bancari: il maxiemendamento al Milleproroghe sulla modifica al regime fiscale sulle svalutazioni dei crediti allevia il loro impatto sul patrimonio Core Tier 1 degli istituti, che pure dovrà probabilmente rafforzarsi per rispondere alle nuove regole di Basilea III.
In forte rialzo Banco popolare (+5,3%), Bpm (+4,64%), Ubi banca (+4,79%), Unicredit (+3,93%), Monte dei Paschi (+3,58%) e Intesa Sanpaolo (+3,7%). Fuori dal paniere ci sono movimenti analoghi su Banca Finnat (+7,19%), Credito Valtellinese (+6,14%), Popolare Emilia (+5,73%), Credito emiliano (+3,65%), Credito Artigiano (+3,32%), Banca profilo (+3,09%) e Popolare di Sondrio (+3,92%). Il denaro si riversa anche sul risparmio gestito, favorito, sempre dal decreto Milleproroghe, dalla futura armonizzazione fiscale tra fondi italiani ed esteri. Mediolanum +2,28%, Azimut +1,15%, Banca Generali +0,68%.
Giornata a due facce per Eni, che dopo i risultati 2010 chiusi con utile netto in rialzo a 6,31 miliardi di euro è stata oggetto di acquisti salvo poi andare in negativo e chiudere poco mossa (+0,11%). Tra le utilities positiva A2a(+1,76%), spinta dalle attese di accelerazione nelle trattative con EdF sul controllo della compartecipata Edison (+3,13%). Note in controtendenza dai titoli automobilistici. Fiat cede lo 0,9%, Fiat Industrial in lieve rialzo, come Pirelli, mentre la piccola Cobra arretra del 2,19%. A gennaio, le vendite di auto del Lingotto in Europa sono scese di oltre il 20%. Sale Ansaldo Sts (+2,1%), che si è aggiudicata lavori per 200 milioni di euro nella gara per il potenziamento tecnologico delle linee convenzionali sulla Torino-Padova ferroviaria.
St Microelectronics incassa il miglioramento delle stime sul titolo di Nomura e fa un passo avanti del 2,26%. In calo invece Finmeccanica (-1,09%), Prysmian (-0,83%) e Autogrill (-0,47%). Tra i titoli a media capitalizzazione, Geox balza del 6,45%, forse anche grazie alla promozione di Morgan Stanley. Non si arresta la corsa di Meridiana Fly (+18,77%), in vista di una possibile partnership con Alitalia. Tra i titoli minori sono ben comprate Investimenti & sviluppo (+9,15%) e, come da qualche tempo, Mondo Home Entertainment (+6,33%).
In rialzo anche Wall Street, con il Dow Jones a +0,50% e il Nasdaq a +0,76%.
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