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mercoledì 16 febbraio 2011

Satira, ora tocca all'opposizione Mazza: "E' pieno di guance da graffiare"

di: Alessandra Vitali - Repubblica


Dopo la performance della prima serata, con il brano-parodia dedicato al conflitto Fini-Berlusconi, Luca e Paolo richiamati alla par condicio. Il direttore di RaiUno Mauro Mazza: "Mi piacerebbe vedere altri instant song che riguardano altre espressioni della politica italiana". Le due Iene: "Allargheremo il raggio d'azione"


SANREMO - E adesso tocca all'opposizione. Forse al Pd di Bersani, forse ad altri. L'importante è rispettare la par condicio, perché la satira non può colpire solo una parte. All'indomani della performance di Luca e Paolo che con la canzone Ti sputtanerò hanno preso di mira il conflitto fra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, ci si organizza - diciamo così - per riequilibrare. Lo auspica il direttore di RaiUno Mauro Mazza al quale "piacerebbe vedere anche altri instant song che riguardino altre espressioni della politica italiana". I due comici sono pronti. E non si lasciano sfuggire la battuta quando sentono nominare il Partito democratico: "Sarebbe come sparare sulla croce rossa".

"Allargheremo in una maniera che nemmeno vi aspettate, fino a oggi non siamo mai stati a senso unico" annunciano le due Iene, e Mazza insiste, "sono convinto che ci saranno altre prove di irriverenza e satira graffiante, perché guance da graffiare ce ne sono parecchie". E poi l'intensità del graffio si può sempre modulare.

Nel giorno in cui la Rai esulta per i risultati d'ascolto della prima serata del Festival, Luca e Paolo sono accolti come eroi quando arrivano in conferenza stampa al roof del Teatro Ariston. E se è vero che lo show, un po' pallido, ogni tanto riprende colore grazie a loro, è vero pure che in confronto a quel che è stato fatto fino ad oggi da altri comici o anche da illustri sconosciuti - fra video, motivetti e monologhi tv - quella canzonetta su Fini, Berlusconi, le ragazze di Arcore non poteva spaventare nessuno. "Hanno detto cose su cui magari scherziamo tutti fra noi, ma hanno avuto il coraggio di dirle davanti alle telecamere", commenta Gianni Morandi evocando involontariamente un clima da adunata sediziosa simile a quello della fu Romania di Ceaucescu.

Anche il direttore di RaiUno Mazza la fa più grossa di quanto non sia, "con Luca e Paolo sapevamo chi ci mettevamo in casa, la loro satira, l'irriverenza era messa nel conto", poi sono le stesse Iene a "contenere", spiegano che "la nostra è più una satira di costume che non una satira politica spiattellata, ieri sera non ce l'avevamo né con Fini né con Berlusconi ma con il sistema che hanno usato e continuano a usare per delegittimarsi a vicenda. Nulla contro di loro - continuano - piuttosto una presa in giro del sistema della macchina del fango. E' satira fino a un certo punto. Leggiamo quel che è successo e continua a succedere, è una visione della realtà".

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