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venerdì 18 febbraio 2011

Lettera aperta. Spunti di riflessione, dal discorso di un italiano a Sanremo

di: Emmanuele Di Leo - Comunicazione & Cultura

Sanremo... Italia - Durante il festival canoro di Sanremo ho assistito, davanti al mio televisore ad uno sensazionale discorso di uno dei grandi attori, anzi no... cittadini italiani, Roberto Benigni. "Loro hanno imparato a morire per l'Italia, per permetterci di vivere per l'Italia!".  

Sinceramente era tanto tempo che non sentivo, provavo sentimenti così forti per il nostro essere italiani. Leggendo intorpiditi, giornali, vedendo tg, sentendo discorsi di politici, "moralisti", opinionisti, mi sorge una domanda spontanea ma dove sono tutti quei valori quei sentimenti che fanno di una Nazione l'orgoglio di essere tale? 

Mentre uomini, ragazzi muoiono per aiutare altri Paesi in difficoltà, muoiono per tenere alto quel tricolore, per rendere la Nazione dove viviamo, più sicura e più libera (nel vero e alto significato della libertà), altri pensano a festini e al puro divertimento. 

Mentre fratelli d'italia, in difficoltà economica, che arrancano a fine mese e che per ore e ore lavorano per portare l'equivalente di un tozzo di pane ai propri bambini, altri godono della loro ignoranza e attaccati alla loro poltrona milionaria, organizzano fastosità beffeggiando le difficoltà del Paese che gli è Padre. 

Mentre bis-nonni, nonni e avi più lontani hanno dato la vita per quel tricolore, hanno dato la vita perchè noi potessimo goderci felicemente l'Amore (nel più alto senso) per il Nostro Paese, altri si divertono, come se stessero giocando ad una partita a Risiko, a smembrare le fatiche di altri e come dice Roberto "a dividere anzichè unire".

Bhé sono felice! Perchè oggi il caro fratello italiano Roberto, ha dato una grande lezione a tutta la Politica, al "direttivo" e non, del nostro paese... 

...l'Italia va amata e uniti va Servita! Servita e non stuprata! Va Servita ed esaltata in tutta la sua bella diversità di culture, proprio per, come era il desiderio dei nostri avi, quel desiderio per cui sono morti. Vivere per l'Italia!

Grazie Roberto.




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